Leggi sul piano casa a Roma

Oggi il nostro articolo si soffermerà sul piano casa, con focus particolare su le leggi sul piano casa a Roma.

Il Piano Casa è una Legge regionale nata per rilanciare l’edilizia, in termini di ampliamento, ricostruzione e demolizione.

Diciamo che inizialmente sarebbe dovuta essere una di quelle norme a tempo, però con il tempo alcune regioni hanno deciso di tenerla fissa, altre di prorogarla di anno in anno.

In questo articolo intendiamo analizzare nel dettaglio quali regioni Italiane hanno rinnovato per l’anno 2019.

Iniziamo dalle Regioni che hanno optato per la proroga

La Puglia è una di queste ed ha deciso per una proroga della durata di un anno, praticamente fino al 31 dicembre 2019.

Prevede che gli ampliamenti possano avvenire senza alcun problema anche tramite un corpo edilizio del tutto separato.

Per quanto riguarda gli immobili non residenziali è possibile un ampliamento fino al 20%, a patto che non superi i 1000 metri cubi.

Passiamo alle Marche.
Nelle Marche la proroga del piano casa sarà fino al 31 Dicembre 2020.

L’ampliamento in questa regione riguarda il 15% della volumetria, in caso di adeguamento sismico però si tratta di un adeguamento complessivo della struttura completa, per cui, anche dell’intero edificio.

Anche la Sicilia come le Marche ha optato per una proroga di ben due anni, qui l’ampliamento volumetrico deciso è stato del 15% per immobili produttivi e del 20% per immobili residenziali.
Mentre per quanto riguarda i premi di cubatura si arriva fino al 35% per gli interventi che riguardano solo ed esclusivamente la sostituzione edilizia.

Il Veneto invece ha optato per una proroga differente, la scelta della proroga è stata fino al 31 marzo 2019.

Ha oltretutto specificato che è consentita la deroga per quanto riguarda le distanze minime contenute solo nei regolamenti edilizi comunali, per cui quelle statali sono escluse.

Passiamo alla Calabria. Anche questa regione sceglie una proroga fino al 2020 ma i premi volumetrici sono stati inferiori, incentivando però i lavori che hanno in previsione adeguamenti sismici della struttura.

Anche la Toscana ha scelto due anni di Proroga, fino al 2020.
Con un 20% in più di interventi d’ampliamento e fino al 35% di sostituzione edilizia.

Il Piemonte sta invece sta apportando modifiche in merito alla legge sul riuso, riqualificazione edifici e la rigenerazione urbana, tutto ciò a livello regionale.

La nuova norma va a sostituire il Piano Casa con disposizioni a tempo indeterminato, per cui, senza una fine prestabilita.

L’Abruzzo invece ha scelto una proroga del Piano Casa fino al 31 dicembre 2019.

Ma adesso veniamo la regione Lazio

Nella Regione Lazio, nello specifico a Roma, la Regione aveva deciso di approvare un prolungamento dei termini del Piano Casa.

Praticamente si tratta del 2017, ed è durata da Febbraio 2017 a Marzo 2017. Ma attualmente il Piano Casa è stato incorporato alla legge regionale che riguarda la rigenerazione urbana. Quindi se avete intenzione di ristrutturare casa a Roma e soprattutto se i lavori coinvolgono l’esterno dell’abitazione, vi consigliamo di informarvi bene prima di procedere e magari di far effettuare il lavoro a un’impresa di ristrutturazioni a Roma professionale e seria.

Ma quali sono I Piani Casa che sono stati già prorogati?

In alcune Regioni Italiani non c’è stato bisogno di alcun intervento normativo, questi perché negli anni passati le proroghe pluriennali era già state approvate.

Per quanto riguarda la Regione Molise, il Piano Casa ha una scadenza fissata per il 31 dicembre 2020. E’ previsto sicuramente un miglioramento netto che riguarda tutte le prestazioni energetiche degli edifici.

Spostandoci in Campania invece, la scadenza è fissata per il 31 Dicembre 2019. Qui tutti gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione dovranno rispettare le leggi dello stato in merito alle distanza minime altezze massime.

Però possiamo confermarvi che si possono derogare le leggi riguardanti i piani regolatori.

Passiamo alla Sardegna. Qui le proroghe saranno fino al 30 Giugno 2019, ma i contenuti non cambieranno.

Gli ampliamenti saranno all’incirca fra il 20% e il 30% nel caso in cui le prestazioni energetiche migliorino.

Sul fronte demolizione e ricostruzione, il premio volumetrico arriverà al massimo fino al 45%.